Bio
Beatrice Busi è ricercatrice indipendente e co-fondatrice del Centro di Ricerca e Archivio Autonomo transfemminista queer “Alessandro Zijno” (CRAAAZI). Dal 1999, ha collaborato a diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali sulle trasformazioni contemporanee del lavoro, del genere e della riproduzione sociale. Recentemente, è stata Country-expert per l’Italia nel progetto “DomEQUAL. A Global Approach to Paid Domestic Work and Social Inequalities” (ERC/Università di Venezia Ca’ Foscari), per il quale ha condotto ricerche d’archivio, raccolta dati e interviste in profondità a esperte/i nel campo del lavoro domestico e di cura. Nel 2016, ha ottenuto una borsa di ricerca dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea (ISUC) sulla storiografia del lavoro delle donne in Italia.
Dottoressa di ricerca in Storia e Filosofia della Scienza presso l’Università Sapienza di Roma nel 2009, ha una formazione transdisciplinare in Storia delle donne e dell’identità di genere presso l’Università di Napoli L’Orientale, dove ha svolto un anno di dottorato di ricerca, e in Filosofia Politica presso l’Università di Verona, dove è stata assegnista di ricerca con un progetto sulla genealogia psico-biomedica del concetto di genere.
Ha inoltre condotto ricerche all’intersezione tra studi di genere, storia e sociologia della scienza, occupandosi del rapporto tra determinazione genetica del sesso e processi di sviluppo nel pensiero biologico contemporaneo con una borsa di studio della Fondazione Antonio Ruberti nel 2010 e svolgendo uno studio su una comunità biosociale di donne con mutazioni BRCA in Italia, grazie a una borsa di ricerca dell’Associazione Luca Coscioni nel 2015.
E’ una delle autrici di “Il genere tra neofondamentalismo e neoliberismo” (Ombrecorte, 2016), “Femministe a parole. Grovigli da districare” (Ediesse, 2012) e “Altri femminismi. Corpi culture lavoro” (Manifestolibri, 2006, ed. agg. 2018). Attualmente, sta curando un volume collettivo sulle relazioni tra femministe, sindacaliste e lavoratrici domestiche salariate nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta (Ediesse, in corso di pubblicazione).