Cosa
Per l’edizione 2018 del Master, il Modulo Arti sperimenterà un nuovo formato: le lezioni si svolgeranno in modalità intensiva nell’arco di 8 giorni, alternando lezioni frontali a momenti seminariali e laboratori pratici, sperimentando differenti metodologie di lavoro e di ricerca, a contatto con pratiche creative. Un atelier teorico e corporeo.
Il Modulo si svolgerà dal 7 al 15 settembre in collaborazione con Short Theatre, festival di teatro e arti performative che da 13 anni a Roma indaga i percorsi artistici provenienti dalla scena nazionale ed internazionale: spettacoli, performance, installazioni, incontri, concerti e dj set. Sarà dunque possibile vivere da dentro l’esperienza di un festival di linguaggi contemporanei e sperimentali, vedere insieme spettacoli e performance e discuterne con le artiste/i, partecipare a workshop pratici.
L’obiettivo del Modulo è di fornire una strumentazione teorica per leggere i linguaggi artistici del contemporaneo, attraverso l’assunzione femminista di un pensiero delle pratiche. Aprire una prospettiva di studio sull’arte all’incrocio con la politica femminista consente di acquisire nuove metodologie per la ricerca teorica e di cartografare gli immaginari – anche radicali – che nascono intorno alle pratiche artistiche.
Il punto di partenza sarà problematizzare la questione di un’ “arte femminista”, categoria spesso rifiutata dalle artiste, perchè riduce la complessità di pratiche e di sensibilità a un’identità fittizia, omogenea e compatta. È però possibile perimetrare le geografie mutevoli dello spazio tra femminismo e arte, seguendo il filo rosso che lega opere e percorsi tra loro distanti. Riscrivere criticamente la storia e le teorie delle arti in prospettiva femminista non significa emendare o correggere la storia dell’arte esistente, né “occuparsi” della produzione artistica delle donne, ma metterne in discussione i fondamenti epistemologici e i canoni disciplinari introdotti dalla concezione universalistica della cultura.
Nel modulo verranno dunque approfonditi i nodi teorici che attraversano la produzione politica e artistica dagli anni Sessanta e Settanta fino ai giorni nostri. La mappatura degli incontri è costruita per nodi tematici che sono questioni aperte sul presente e sulla produzione del contemporaneo. Come è possibile utilizzare la vita, il proprio corpo, la propria esperienza quale materia di composizione artistica? Quali strategie e linguaggi utilizzano le artiste nel decolonizzare le rappresentazioni del genere e creare nuovi immaginari? Con quali strumenti indagare il processo di creazione fuori dal mito (sempre maschile) del genio-creatore? Qual è la relazione tra pratiche artistiche, teoria e attivismo politico? Quali i modi in cui l’arte riscrive la corporeità?
Il Modulo si snoda come itinerario attraverso i saperi pratici, i processi creativi, le poetiche e le differenti posture transdisciplinari, e non attraverso le discipline, utilizzando alcune chiavi di accesso: dalla sperimentazione alla pluralità dei linguaggi, dall’assemblaggio all’installazione e l’intertestualità tra corpo, immagine e parola, dalla cultura mainstream e alle culture minori e subalterne, le culture queer.
Ogni lezione prevede l’incontro con artiste/i, scrittrici, curatrici e professionisti del settore, nel riferimento agli spazi in cui l’arte nasce e si ri-produce, per cogliere la produzione artistica, nella sua materialità e ambivalenza rispetto all’industria creativa e della conoscenza.
In particolare il Modulo è rivolto a: studentesse e studenti, artisti/e, operatrici/tori dell’ambito della produzione culturale, editoriale e letteraria, autrici e autori, docenti di discipline artistiche, curatrici e curatori, e a chi è interessato all’ambito delle performing arts, dei media e degli studi visuali.
Mappa didattica / Glossario
IDENTITÀ / NARRAZIONI / DRAMMATURGIE CORPOREE / PERFORMATIVO / CORPO / CORPOREITÀ / CURA / SCRITTURE / PRATICHE ARTISTICHE / IMMAGINARI / AUTORIALITÀ / CREAZIONE / SPAZIALITÀ / MATERIALITÀ / NUOVE ISTITUZIONI
☞ PROGRAMMA
► Venerdì 7 settembre ore 16 / La Pelanda | Festival Short Theatre
Lectio Magistralis – Opening
Valeria Graziano (Centre for Postdigital Cultures, Coventry University)
Parole-chiave: pratiche prefigurative, nuove istituzioni, femminismo
[Ingresso libero]
A seguire tavola rotonda su cura, femminismi, nuove istituzioni con Ilaria Bussoni, Francesca Corona, Valeria Graziano, Ilenia Caleo, Lisa Calcante e altre ospiti in via di definizione
[Ingresso libero]
22:30 > Oona Doherty Hope Hunt and the Ascension into Lazarus / danza / 30′ spettacolo in programma a ShortTheatre
► Sabato 8 settembre ore 15 / La Pelanda
Tiziana Villani (filosofa e docente presso L’Università La Sapienza, Paris 8 UFR e Accademia NABA Milano)
Laboratorio sul lessico deleuziano all’incrocio tra corpo, femminismo e spazio urbano
► Martedi 11 settembre ore 15 / MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Donatella Saroli (storica dell’arte, curatrice MAXXI)
Parole-chiave: curatela, linguaggi contemporanei, spazio pubblico, istituzione-museo
►Mercoledì 12 settembre ore 15 / La Pelanda
Antonia Anna Ferrante (studiosa e attivista queer, L’Orientale di Napoli)
Parole-chiave: sci-fiction, corpi performativi, culture del margine, nuovi immaginari transfemministi
FOCUS > ore 16:45 Eva Neklyaeva (curatrice artistica / Santarcangelo Festival, Wonderlust Helsinki)
Parole-chiave: curatorial practices, physicality and desire as curatorial strategy, festivals as spaces of affect, safer spaces, social spaces [english language]
► Giovedì 13 settembre ore 15 / La Pelanda
Magdalena Barile (drammaturga e autrice)
Parole-chiave: cartografie, scritture e riscritture tra il testo e la scena, drammaturgie contemporanee //
FOCUS: Laboratorio pratico di scrittura
► Venerdì 14 settembre ore 15 / La Pelanda
Giovanna Zapperi (storica dell’arte contemporanea, prof.ssa Université Francois-Rabelais, Tours)
Carla Lonzi e la critica femminista dell’arte
h.19 > Sara Vahnee Oblivion / performance / 2′ 30” spettacolo in programma a Short Theatre
►Sabato 15 settembre / La Pelanda | Festival Short Theatre
FOCUS: Incontro-laboratorio con Giorgia Ohanesian Nardin (performer, coreografa).
Parole-chiave: corpo in movimento, pelle, queer temporalities (orario da definire)
h.18 > Ana Pi / Cecilia Bengolea / François Chaignaud Le tour du monde des danses urbaines en dix villes / conferenza danzata / 50′
ore 21 > party
In collaborazione spaziale con:
Master Studi del Territorio / Environmental Humanities RomaTre
Luoghi:
La Pelanda. Centro di produzione culturale, Piazza Orazio Giustiniani, 4 / Testaccio, Roma
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, via Guido Reni 4A Roma
http://www.shorttheatre.org