Bio
Nina Ferrante è attivista e studiosa terrona e queer, membro della Technoculture Research Unit. Presso lo Spiral Research Centre (Università di Liegi, Belgio) lavora con epistemologie femministe, queer, postcoloniali, studi critici sugli animali e altri immaginari. Come postdoc all’Università IUAV di Venezia, ha sviluppato un progetto sul compostaggio teorico e tecnologico di pratiche e teorie queer, performative e di ecologia politica. È anche traduttrice di Cruising Utopia di José Esteban Muñoz e ha co-curato l’edizione italiana di Making Kin Not Population di Adele Clarke e Donna Haraway. È inoltre autrice di Pelle Queer Maschere Straight. Il regime di visibilità omonormativo oltre la televisione (Mimesis, 2019) e co-curatrice di Femminismi Futuri. Teorie Poetiche Fabulazioni (Iacobelli, 2019) e Trame. Pratiche e saperi per un’ecologia politica situata (Tamu, 2021). Nel 2022 ha pubblicato Cosa può un compost. Fare con le ecologie femministe e queer (Sossella Editore).