Cosa
ll modulo analizza generi e formati mediali mainstream in un’ottica di genere, fornendo un inquadramento teorico essenziale delle principali tradizioni di ricerca e sottolineando le relazioni tra tali tradizioni e il pensiero, la critica e le pratiche politiche (trans)femministe. L’attenzione verrà inoltre posta sulla dimensione professionale, e sui vincoli alla creatività tra imperativi di mercato e regolamentazione di settore. In particolare, il modulo mira a:
1) promuovere la comprensione e l’analisi del rapporto tra identità di genere e rappresentazioni/consumi mediali e del ruolo dei media nel rafforzare o contrastare disuguaglianze e discriminazioni basate sul genere. Analizzando pubblicità, serie televisive e quotidiani, evidenzieremo come le rappresentazioni offerte dai media veicolino spesso un preciso “dover essere”, basato su precetti essenzialisti e eteronormativi, che aumentano la loro forza prescrittiva nel momento in cui si combinano ad altre variabili e potenziali fattori di discriminazione (come provenienza geografica, età, classe, abilità fisica).
2) decostruire i modelli di ruolo di genere e di relazione fra generi proposti dai media, per andare oltre una critica dell’esistente, elaborando, attraverso il contributo di studiose/i e professioniste/i del settore, sguardi e altri e strumenti alternativi, che consentano alla classe di produrre narrazioni/rappresentazioni non stereotipate ed efficaci in rapporto a forme mediali diverse.
Ciascuna delle quattro lezioni prende in esame un comparto mediale diverso e può essere fruita singolarmente ma anche come snodo di un percorso che evidenzia retoriche ed estetiche trasversali e comuni a generi mediali apparentemente molto distanti.
È possibile seguire le lezioni anche effettuando l’iscrizione al singolo modulo o iscrivendosi come uditrice.
Mappa didattica – i temi in discussione e le docenti invitate. Per un’idea dei contenuti vedi anche le edizioni 2020, 2019, 2018
3 settembre
Rachele Borghi, Slavina – Pornografia e Femminismo
La lectio magistralis introdurrà gli/le/lu student* alla pornografia e ai sistemi di produzione pornografica dell’industria culturale contemporanea.In particolare, il tema verrà affrontato attraverso la formazione di un pensiero critico, per provare a capire limiti e superamenti della questione che spacca ancora i movimenti femministi. La classe sarà stimolata alla riflessione su vari quesiti: è possibile una pornografia femminista? Quando parliamo di pornografia, di cosa parliamo veramente? Come si posiziona la questione del ‘’consenso’’ e dei corpi femminili? Uno sguardo attraverso la ‘’pussylight’’ e le categorie di riferimento per l’analisi dei prodotti multimediali pornografici.
10 settembre
Francesca Lopez, The Graduate Center (CUNY) – Deumanizzazione, Feticizzazione e Binarismo dei corpi nelle serie TV crime e sci-fi, nelle produzioni filmiche Marvel e X-Man
Uno sguardo analitico sui corpi all’interno del comparto televisivo e filmico: come vengono concepiti i corpi delle donne? E quelli dei mutanti? Che rapporto intercorre tra corpo reale e corpo esposto? Un’analisi storica e politica delle serie TV crime e sci-fi contemporanee e della produzione dei film Marvel e X-Man rispetto all’esposizione dei corpi da parte dei media.
17 settembre
Francesca Lopez, The Graduate Center (CUNY) – Cosa può una pubblicità?
Una ricognizione delle pubblicità dagli anni ’50 ad oggi con un focus sui corpi delle donne per provare a rispondere ad un insistente quesito: quando si parla di oggetificazione cosa si intende?
Francesca Caruso, Project Manager e Co-founder di Ratio (Agenzia di Comunicazione) – È possibile creare campagne sovversive trattando temi sociali? Un’analisi delle campagne VOTA ORAZIO e TULOSAI.
24 settembre
Silvia Semenzin, Chayn – Piattaforme digitali e violenza di genere
In un’era digitalizzata come la nostra, fondamentale è l’azione di piattaforme dedite al contrasto della violenza di genere su questi canali specifici. Chi è Chayn e qual è il suo ‘’lavoro sul campo’’? Chayn Italia nasce nel 2015 su iniziativa di un gruppo di attiviste e professioniste unite dall’obiettivo di costruire strumenti di contrasto alla violenza di genere utilizzando tecnologie open source con un approccio femminista. A marzo 2016 viene lanciata la nostra piattaforma strumenticontrolaviolenza.org dove le donne che vivono relazioni violente possono trovare strumenti, informazioni e supporto. Chayn Italia co-crea progetti, campagne, training e strumenti mettendo in relazione il settore antiviolenza con il settore tecnologico ed è parte di un network internazionale: è la piattaforma sorella di Chayn India, Chayn Pakistan e Chayn HQ, attive dal 2013, con cui co-creiamo modelli replicabili e sperimentiamo nuovi approcci all’utilizzo di strumenti tecnologici per combattere la violenza di genere.
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Opportunità di Tirocinio:
Spazi e realtà vicine al modulo per temi, impostazioni e questioni.
Italianismi (webmagazine): Rievocare con fierezza il senso di comunità. Riscoprire con entusiasmo il desiderio di raccontare il nostro territorio. Nasce così, dopo un’intensa riflessione, Italianismi: un web magazine ibrido che attraversa lo stivale ed unisce penne provenienti dagli angoli più sommersi della penisola fino ad arrivare alle grandi città. Italianismi nasce come atto d’amore per il nostro territorio, ricco di storia, arte, cultura. Dietro le quinte, a coordinare le varie sezioni, un gruppo pionieristico che senza troppe pretese ha scelto di raccontare una terra affascinante, le imprese, i prodotti, le menti preziose della nostra Italia attraverso istantanee catturate nei caratteri di un web magazine. Voci eclettiche ed uno sguardo passionale, arguto e sognante. Ogni argomento è scelto e raccontato con un punto di vista strettamente personale, legato ad ognuna di noi che si impegna a raccontare le sensazioni e le emozioni che la attraversano. Italianismi è come un centauro: da un lato offre la possibilità di viaggiare con la mente restando seduti, dall’altro offre uno strumento prezioso a chi vuole scrivere la storia di un’Italia che continua a sognare.