Cosa
—->È possibile seguire le lezioni anche effettuando l’iscrizione al singolo modulo o iscrivendosi come uditrice.
Come i corpi sono politici oggi? Quali corpi occupano la scena [politica e artistica]? Quali relazioni tra pratiche artistiche, teoria e attivismo politico? Come le arti mettono al mondo nuove corporeità? Come indagare il processo di creazione nella sua materialità, decostruendo il mito (sempre maschile) del genio-creatore?
L’obiettivo del Modulo è fornire una strumentazione teorica per leggere estetiche e linguaggi contemporanei del corpo, delle live arts, della performance attraverso l’assunzione femminista di un pensiero delle pratiche; un glossario del presente per costruire nuove grammatiche del sensibile ed esercizi di immaginazione politica. Seguendo Karen Barad, la performatività è una potente teoria della contro-rappresentazione: performatività della materia e dei corpi umani e non-umani, che rompe con la tradizione mimetica, con il predominio del visivo, con la gerarchia soggetto/oggetto. Performativo diviene dunque un concetto-laboratorio dentro cui è possibile fare molte cose, e stringere in maniera generativa la relazione tra estetico e politico.
Sempre più le arti agiscono come una forma di pensiero critico: l’incrocio tra arte e attivismo crea nuovi interstizi ed è continuamente da rivedere e rileggere. Riscrivere criticamente la storia e le teorie delle arti in prospettiva femminista-queer non significa emendare o correggere la storia dell’arte esistente, né “occuparsi” della produzione artistica delle donne in chiave essenzialista, ma metterne in discussione i fondamenti epistemologici e i canoni disciplinari introdotti da una concezione universalistica della cultura. De-neutralizzare, de-universalizzare, de-colonizzare: lo sguardo, le rappresentazioni, le narrazioni.
Una prospettiva di studio sulle sperimentazioni artistiche all’incrocio con la politica transfemminista consente di acquisire nuove metodologie per la ricerca teorica e di cartografare gli immaginari – anche radicali – che nascono intorno alle pratiche artistiche.
Il Modulo è un percorso attraverso i saperi, i processi creativi, le poetiche e le differenti posture transdisciplinari: dalla sperimentazione alla pluralità dei linguaggi; dall’assemblaggio all’installazione alla performance; dalla cultura mainstream e alle culture minori e subalterne, le culture queer. La mappatura degli incontri è costruita per nodi tematici che sono questioni aperte sul presente e sulla produzione del contemporaneo.
Il percorso di studio si snoda in complicità con Short Theatre, festival internazionale di arti performative che si svolge ogni anno a RomA e indaga i percorsi artistici più sperimentali provenienti dalla scena nazionale e internazionale.
Il Modulo Arti si svolgerà in forma intensiva. Un flusso, un’immersione in cui alle lezioni frontali si alteranno momenti seminariali, laboratori, conversazioni per poi seguire spettacoli, performance, concerti, dj-set, incontri e feste. Un modo per favorire e intensificare lo scambio tra frequentanti e studiose^.
Temi: il Modulo ha come fuoco unruly bodies / corpi insorgenti — coreografie politiche.
Quali sono, di cosa parlano i corpi che insorgono oggi? Gli ultimi anni sono caratterizzati da una dinamica intermittente di presenza di corpi insorgenti nello spazio pubblico, con intensità estreme – dalle insurrezioni e le rivolte attorno al 2019 alla scomparsa dei corpi durante il Covid e insieme l’emersione di lotte/presa di parola di soggetti altrimenti invisibilizzati (lavorat* logistica, cura, badanti, riders…), e di nuovo alle insorgenze dell’ultimo anno. Quali nuove pratiche, linguaggi e strategie possiamo mappare osservando questi corpi nello spazio pubblico? Quali gesti sono emersi? Come corpo e azione si fanno discorso? Cosa comporta mettere politicamente in scena i corpi?
Metodologia: abbiamo proposto alle* docenti che interverranno una piccola pratica: portare un catalogo di immagini e partire da quelle, per costruire insieme un catalogo comune, delle sequenze.
PROGRAMMA
Giornata 1 – Mercoledì 13 settembre 2023 @Pelanda Teatro 2
ore 14:30 > 17:00
Ilenia Caleo + Maddalena Fragnito
Federica Castelli | Ricercatrice in Filosofia Politica presso l’Università Roma Tre. Si occupa di femminismi, città, studi urbani. È autrice di Corpi in Rivolta. Spazi urbani, conflitti e nuove forme della politica (Mimesis, Milano 2015), Lo spazio pubblico (Ediesse 2019), Comunarde. Storie di donne sulle barricate (Armillaria 2021) e Bruci la città. Generi, transfemminismi e spazio urbano (con G. Bonu Rosenkranz e S. Olcuire, 2023).
Giornata 2 — Giovedì 14 settembre @Pelanda Teatro 2
ore 14:30 > 17:00
Maria Edgarda Marcucci | Scrittrice, traduttrice, attivista. Dal 2011 è attiva in diversi movimenti sociali; tra il 2017 e il 2018 si è unita alle Ypj, unità combattenti femminili fondate nel 2013 in Rojava (Kurdistan). Ha pubblicato Rabbia proteggimi (Rizzoli).
Judith Revel (da confermare) | Professoressa di Filosofia contemporanea e membro del laboratorio di ricerca Sophiapol presso l’Université Paris Ouest Nanterre La Défense. Membro del comitato scientifico del Centre Michel Foucault e dell’Institut mémoires de l’édition contemporaine, in italiano ha pubblicato: Foucault, le parole e i poteri. Dalla trasgressione letteraria alla resistenza politica (Roma 1996); Michel Foucault. Un’ontologia dell’attualità (Soveria Mannelli 2003); Fare moltitudine (Soveria Mannelli 2004).
Giornata 3 —- Venerdì 15 settembre 2023 @Carrozzerie NOT
ore 14:30 > 17:00
Helena Silvestre | Scrittrice e studiosa afro-indigena nata nella periferia della regione metropolitana di San Paolo, militante delle lotte per la casa e il territorio. Ha fondato la Escuela feminista Abya Yala e la rivista Amazonas. Ha pubblicato Notas sobre a fome (Notas sobre el hambre), Cochichos de amor e outras alquimias (Susurros de amor y otras alquimias).
Giornata 4 —– Sabato 16 settembre 2023 @Teatro India Sala Oceano
ore 10:00 > 13:00
Mackda Ghebremariam Tesfau’ | Dottoressa in Scinze sociali, docente a contratto presso Iuav Venezia, Stanford Florence e Fondazione UniverMantova. Fa parte del direttivo di Refugees Welcome, dell’associazione Razzismo Brutta Storia e resident curator presso Centrale Fies.
+ Esercizio / Un momento di laboratorio a gruppi, creare una sequenza di immagini, leggerle, dicarle collettivamente partendo da un archivio comune.
extra —– Domenica 17 settembre 2023 @Angelo Mai
dalle ore 18:00
𝗟𝗼𝘂𝗶𝘀𝗮 𝗬𝗼𝘂𝘀𝗳𝗶 presenta il suo libro dialogando con 𝗜𝗹𝗲𝗻𝗶𝗮 𝗖𝗮𝗹𝗲𝗼 e 𝗠𝗮𝗱𝗱𝗮𝗹𝗲𝗻𝗮 𝗙𝗿𝗮𝗴𝗻𝗶𝘁𝗼, in convergenza con il Modulo Arti del Master in Studi e Politiche di Genere di Roma Tre. 𝙍𝙚𝙨𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙗𝙖𝙧𝙗𝙖𝙧𝙞. 𝙄 𝙨𝙚𝙡𝙫𝙖𝙜𝙜𝙞 𝙖𝙡𝙡’𝙖𝙨𝙨𝙖𝙡𝙩𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙞𝙢𝙥𝙚𝙧𝙤, 𝘋𝘦𝘳𝘪𝘷𝘦 𝘈𝘱𝘱𝘳𝘰𝘥𝘪, 2023
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MODULO ESPANSO
Un formato allargato del Modulo oltre la settimana intensiva di settembre, che si attiva tramite collaborazioni con altre realtà che mettono a fuoco la relazione arti / pratiche femministe / politica / lavoro culturale. Momenti di incontro con artist^, laboratori pratici, discussioni e conversazioni aperte prima di tutto all^ partecipanti del Master.
18/20 settembre 2023, Museo della Civiltà
LA COLLEZIONE IN TUMULTO – PRATICHE DI AUTOCOSCIENZA–– Workshop di Adelita Husni Bey a cura di LOCALES (Sara Alberani, Marta Federici) in collaborazione con Museo delle Civiltà (If Body 2023)
All’interno del programma If Body, LOCALES presenta il workshop La Collezione in Tumulto – Pratiche di Autocoscienza, guidato dall’artista Adelita Husni Bey, secondo episodio di un percorso avviato nel 2022 nel contesto del programma Hidden Histories a cura di LOCALES. In continuità con l’esperienza del laboratorio precedente – focalizzato su discussioni e visite alle collezioni di provenienza coloniale conservate presso il Museo delle Civiltà, e su una riflessione volta ad analizzare come il museo possa interrogare se stesso in relazione al suo patrimonio – questo secondo appuntamento apre alla domanda: cosa succederebbe se il museo praticasse forme di autocoscienza?
18 settembre 2023, ore 20:00 Incontro informale e cena di presentazione del gruppo
19, 20 settembre, ore 11:00–13:30 e 15:00–17:30 Workshop presso Museo delle Civiltà
3 novembre, luogo da definire
Segnali di avvertimento: immaginare tattiche di resistenza collettiva contro l’esaurimento –– Workshop a cura di Manual Labors
Il workshop fa parte di HALT! The Politics of Exhaustion and Extraction in the Contemporary Art Field, un progetto di ricerca che cerca di esplorare l’articolazione economica, psichica e culturale dell’esaurimento nel campo dell’arte contemporanea di Fabiola Fiocco.
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SPAZI
@La Pelanda, Teatro 2 | Mattatoio, Piazza Orazio Giustiniani 4 (Testaccio) Roma
>> Per arrivare:
metro B / Piramide
autobus da Termini: 75 / 170
tram 3
@Teatro India, Sala Oceano | Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma RM – Entrata: ingresso artistx: via Luigi Pierantoni, 6
>> Per arrivare:
fermata Piramide Metro B Stazione Ostiense (20 min. a piedi) / Stazione Trastevere (10 min. a piedi)
Carrozzerie NOT | Via Panfilo Castaldi 28, 00153 Roma
>> Per arrivare: