Bio
Lidia Curti è professore onorario all’Università di Napoli “L’Orientale”. Tra i suoi volumi, Female stories, female bodies (Macmillan 1998); La voce dell’altra (Meltemi 2006); e la co-cura di La questione postcoloniale (Liguori 1997); La nuova Shahrazad (Liguori 2004); Schermi indiani, linguaggi planetari (Aracne 2008) e Shakespeare in India (Editoria & Spettacolo 2010). Suoi interessi di ricerca recenti sono la letteratura diasporica femminile, la migrazione nelle pratiche artistiche, e le contro-genealogie del pensiero femminista contemporaneo, su cui ha pubblicato vari saggi, da “Transcultural Itineraries” (Feminist Review 2011) ai più recenti “Dal fondo del tempo. Epiche di esilio e di migrazione” (in Epiche. Altre imprese, altre narrazioni, a cura di Paola Bono e Bia Sarasini, Iacobellieditore 2014); “The House of Difference: Bodies, Genders, Genres” (de genere 2015. 1) e “Il soggetto imprevisto. Simone de Beauvoir tra femminismo e postcoloniale” (Mimesis 2016) .