Bio
Salvata in gioventù dalla letteratura, Lisa divora romanzi e romanzetti. I suoi genitori, convinti consumisti anni ’90, vedendo in una bambina che amava leggere la profezia di un lavoro sicuro, assecondarono in/volontariamente la sua fame di storie, permettendole di comprare compulsivamente soltanto libri (barattati tuttavia talvolta con i ben più preziosi giornaletti). E allora giù di letture rapsodiche e senza alcun obiettivo culturale-politico, se non quello (delle vendite) che si prefissavano gli ordinatori degli scaffali per ragazzi della mitica libreria Mel bookstore di Via Nazionale a Roma.
{Dai Piccoli Brividi a Bianca Pitzorno, da Cioè a Isaac Asimov (declassato, per sua, di lei, fortuna, nella collana Junior Fantascienza della Mondadori), passando per Christane F. E ancora, da i librigame a Italo Calvino, [ma solo ilCalvinoperragazzi del Barone Rampante, del Visconte dimezzato e del Sentiero dei nidi di ragno (quest’ultimo più vicino all’avventura horror, che a qualsiasi discorso politico)], da Gaia Junior a Isabella Santacroce a Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, da Il mondo di Sofia a Stephen King}
Arrivata all’università, dopo un primo disastroso anno di Giurisprudenza, si iscrive a Lettere conseguendo: 60 esami, 2 lauree e (quasi) 1 dottorato.
Fulminata sulla via di Damasco dalla politica dei movimenti, dalla filosofia e dalla scrittura, sviluppa uno smodato interesse per un solo e semplice quesito:
COSA PUÓ UNA NARRAZIONE?
* Lisa Calcante è: uno slittamento d’identità, un’affermazione d’esistenza, un atto di resistenza.