Bio
Autrice di docufilm e programmi radio e tv, militante femminista e sperimentatrice appassionata. Entra nel 1968 alla Rai per concorso come sceneggiatrice e programmista. Viene assegnata ai programmi radiofonici (1969-1972) dove è responsabile del primo programma con telefonate in diretta (Chiamate Roma 3131). Con la riforma Rai del 1975, negli anni in cui si passa da una modalità monoculturale a un modello pluralistico e di sperimentazione, Loredana è a Rai 2, diretta in quel momento da Massimo Fichera. Di quegli anni fanno parte alcuni dei programmi che hanno segnato la storia della televisione: Fatua, incongrua e scucita (1976); Riprendiamoci la vita (1977); Processo per stupro (1978): film-documentario d’inchiesta, diffusosi in tutto il mondo, realizzato in modo collettivo, riprende un processo durato diversi giorni, mostrando quanto succedeva nei tantissimi processi per stupro che si svolgevano in Italia. Segue AAA Offresi (1981): docufilm sulla prostituzione, realizzato dalle stesse autrici di Processo per stupro. Il programma non andrà mai in onda, bloccato dalla censura. Loredana, assieme a Massimo Fichera e alle cinque donne che con lei avevano realizzato il programma, è accusata di violazione della privacy e rinviata a giudizio per sfruttamento della prostituzione. Saranno assolte con formula piena nel 1994.
Tra il 1999 e il 2004 realizza tre serie particolarmente innovative de La Storia siamo noi, costruendo un gruppo di registe/i che introducono nella formula già consolidata della serie spunti incisivi di innovazione linguistica. Nel 2002 nasce la serie Vuoti di Memoria, che si concluderà nel 2007. Si tratta di venti docufilm dedicati a figure luminose e misconosciute della nostra cultura, scomparse da poco. La serie rappresenta l’approdo di una ricerca costante, portata avanti dall’inizio dell’esperienza di Loredana.