Bio
Manuela Cherubini è regista, autrice, traduttrice.
Fin dal 1994 approfondisce l’indagine sulla relazione fra Arte e Scienza collaborando con il CRM (Centro Ricerche Musicali). Dal 2000 cura l’organizzazione e la teatralizzazione dei convegni internazionali di Musica e Scienza e di Arte e Scienza, ideati da Michelangelo Lupone e Laura Bianchini, ospitati dal Goethe Institut di Roma.
Nel 2001 fonda con Luisa Merloni la compagnia teatrale PsicopompoTeatro.
S’interessa allo sviluppo di un linguaggio teatrale in relazione con altri linguaggi e allo sviluppo dell’indagine filosofico-scientifica nella teoria della complessità. Si dedica alla ricerca, alla creazione, alla traduzione e alla promozione nell’ambito della drammaturgia contemporanea, con una predilezione per un teatro d’attore e di parola.
S’interessa allo sviluppo di un linguaggio teatrale in relazione con altri linguaggi e allo sviluppo dell’indagine filosofico-scientifica nella teoria della complessità. Si dedica alla ricerca, alla creazione, alla traduzione e alla promozione nell’ambito della drammaturgia contemporanea, con una predilezione per un teatro d’attore e di parola.
Dal 2002 studia drammaturgia al Centro Nacional de Dramaturgia di Madrid e all’Institut del Teatre di Barcellona, segue l’attività di ricerca del drammaturgo e regista José Sanchis Sinisterra con cui collabora negli anni successivi.
Scrive e dirige gli spettacoli La Belva, da Henry James; Chiacchieri, chiacchieri, non sai far altro, da Raymond Queneau; Artemisia, dall’omonimo romanzo di Anna Banti; Anima-li.
Nel 2008 traduce e mette in scena Hamelin, di Juan Mayorga. Con questo spettacolo vince nello stesso anno il Premio Ubu per la miglior novità straniera.
Dal 2007 prosegue la sua attività a cavallo fra Buenos Aires e l’Italia, approfondendo l’indagine sulla drammaturgia argentina e divenendo traduttrice e curatrice per la casa editrice Ubulibri dei testi di Juan Mayorga e Rafael Spregelburd. È autrice, per la stessa casa editrice, insieme a Davide Carnevali dello Speciale Patalogo 31, Nueva Hispanidad, dedicato al teatro contemporaneo di area spagnola e ispano-americana.
Tra le opere di cui ha curato traduzione e regia spiccano La pace perpetua di Juan Mayorga (2009); Criminal, di Javier Daulte (2009-2013); Musica Rotta, di Daniel Veronese (2013); L’inappetenza (2009), La stravaganza (2008), La modestia (2011), Il panico (2009), La stupidità e la teatronovela Bizarra (2010), del drammaturgo argentino Rafael Spregelburd, quest’ultima premiata con il premio Ubu come miglior opera straniera.
Nel 2012 ha diretto con Spregelburd la Nouvelle École des Maîtres.
Scrive e dirige gli spettacoli La Belva, da Henry James; Chiacchieri, chiacchieri, non sai far altro, da Raymond Queneau; Artemisia, dall’omonimo romanzo di Anna Banti; Anima-li.
Nel 2008 traduce e mette in scena Hamelin, di Juan Mayorga. Con questo spettacolo vince nello stesso anno il Premio Ubu per la miglior novità straniera.
Dal 2007 prosegue la sua attività a cavallo fra Buenos Aires e l’Italia, approfondendo l’indagine sulla drammaturgia argentina e divenendo traduttrice e curatrice per la casa editrice Ubulibri dei testi di Juan Mayorga e Rafael Spregelburd. È autrice, per la stessa casa editrice, insieme a Davide Carnevali dello Speciale Patalogo 31, Nueva Hispanidad, dedicato al teatro contemporaneo di area spagnola e ispano-americana.
Tra le opere di cui ha curato traduzione e regia spiccano La pace perpetua di Juan Mayorga (2009); Criminal, di Javier Daulte (2009-2013); Musica Rotta, di Daniel Veronese (2013); L’inappetenza (2009), La stravaganza (2008), La modestia (2011), Il panico (2009), La stupidità e la teatronovela Bizarra (2010), del drammaturgo argentino Rafael Spregelburd, quest’ultima premiata con il premio Ubu come miglior opera straniera.
Nel 2012 ha diretto con Spregelburd la Nouvelle École des Maîtres.
L’anno successivo firma con Spregelburd l’opera Furia avicola, per il CSS di Udine.
Traduce, produce e mette in scena Breve racconto domenicale di Matías Feldman (2014).
Nel 2017 realizza con Spregelburd lo spettacolo La Fin de l’Europe, per la Comedie de Caen, il Théatre de Liège e lo Stabile di Genova.
L’anno successivo firma adattamento e regia di Le solite ignote (da Acassusodi Rafael Spregelburd) per lo Stabile di Genova; scrive e realizza con Igor Renzetti il cortometraggio 6’9” Sei minuti nove secondi, con Elettra Mallaby.
Nel 2017 realizza con Spregelburd lo spettacolo La Fin de l’Europe, per la Comedie de Caen, il Théatre de Liège e lo Stabile di Genova.
L’anno successivo firma adattamento e regia di Le solite ignote (da Acassusodi Rafael Spregelburd) per lo Stabile di Genova; scrive e realizza con Igor Renzetti il cortometraggio 6’9” Sei minuti nove secondi, con Elettra Mallaby.
Dal 2015 dirige Montecristo Project, work in progress di teatro/cinema a partire dal romanzo di Alexandre Dumas.
Nel 2019 ha curato la regia della prima rassegna Nueva Escena Italiana, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid e dal Premio Riccione e dallo stesso anno collabora con Il Centro Dramatico Nacional di Madrid come lettrice e traduttrice.
Attualmente è impegnata con Gaia Saitta e Simonetta Solder in Burning Play Project, work in progress a partire dalla commedia God Resigns at the Summit Meeting, della scrittrice egiziana Nawal Al Saadawi, su censura e autocensura, scritture e riscritture.
Attualmente è impegnata con Gaia Saitta e Simonetta Solder in Burning Play Project, work in progress a partire dalla commedia God Resigns at the Summit Meeting, della scrittrice egiziana Nawal Al Saadawi, su censura e autocensura, scritture e riscritture.
Ha ideato e dirige insieme a Elisa Casseri e Giorgina Pi il progetto Co(n)scienza, dialoghi fra Arte e Scienza, presso l’Angelo Mai di Roma.
Realizza per il Teatro di Roma la versione radiofonica de Il Trittico delle stanze, di Elisa Casseri: La teoria dei giochi, L’orizzonte degli eventi e Il polo dell’inaccessibilità. A ciascuna opera associa podcast di divulgazione scientifica realizzati dal Professor Alessio Porretta, dal Professor Amedeo Balbi e dalla Dottoressa Barbara Negri.
È traduttrice scelta delle opere e dei saggi di Rafael Spregelburd in italiano. Ha tradotto anche testi di: José Sanchis Sinisterra, Juan Mayorga, Javier Daulte, Matías Feldman, Denise Despeyroux, Mar Gomez Glez, Carmen Losa, Paco Gamez.