Cosa
L’obiettivo del modulo è fornire una strumentazione teorica di lettura dei linguaggi artistici del contemporaneo attraverso l’assunzione femminista di un pensiero delle pratiche.
Aprire una prospettiva di studio sull’arte all’incrocio con la politica femminista risulta uno strumento straordinariamente produttivo, da un lato perché ci porta fuori dall’opinione, dalla doxa, dentro la materialità del fare e dei saperi pratici, dall’altro perché costituisce uno spazio di eccedenza rispetto alle funzionalità sociali richieste al genere.
Il punto di partenza sarà proprio tenere aperta e problematizzare la questione di un’ “arte femminista”, categoria spesso rifiutata dalle artiste. Se risulta problematica una definizione concettuale che riduca la complessità di pratiche e di sensibilità a un’identità fittizia, omogenea e compatta, è però possibile perimetrare le geografie mutevoli dello spazio tra femminismo e arte, seguendo il filo rosso che lega opere e percorsi tra loro distanti. Riscrivere criticamente la storia e le teorie delle arti in prospettiva femminista non significa emendare o correggere la storia dell’arte esistente, né “occuparsi” della produzione artistica delle donne, ma metterne in discussione i fondamenti epistemologici e i canoni disciplinari introdotti dalla concezione universalistica della cultura.
Nel modulo verranno dunque approfonditi i nodi teorici che attraversano la produzione politica e artistica dagli anni Sessanta e Settanta fino ai giorni nostri. La mappatura degli incontri è costruita per nodi tematici che sono questioni aperte sul presente e sulla produzione del contemporaneo. Come è possibile utilizzare la vita, il proprio corpo, la propria esperienza quale materia di composizione artistica? Quali strategie e linguaggi utilizzano le artiste nel decolonizzare le rappresentazioni del genere e creare nuovi immaginari? Con quali strumenti indagare il processo di creazione fuori dal mito (sempre maschile) del genio-creatore? Qual’è la relazione tra pratiche artistiche, teoria e attivismo politico? Quali i modi in cui l’arte riscrive la corporeità?
Il Modulo si svolge come itinerario attraverso le pratiche artistiche, e non attraverso le discipline, privilegiando le posture, i gesti, i luoghi con cui le artiste e gli artisti costruiscono, utilizzando alcune chiavi di accesso: dalla sperimentazione alla pluralità dei linguaggi, dall’assemblaggio all’installazione e l’intertestualità tra corpo, immagine e parola, dalla cultura mainstream e alle culture minori e subalterne, le culture queer.
Ogni lezione prevede un dialogo teoriche in dialogo e artiste/i, scrittrici, curatrici e professionisti del settore, nel riferimento agli spazi in cui l’arte nasce e si ri-produce, per cogliere la produzione artistica, nella sua materialità, ambivalenza e contraddizioni rispetto all’industria creativa e della conoscenza.
MAPPA DIDATTICA – l’elenco delle docenti invitate e i temi in discussione.
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27 ottobre 2017 ore 14-19
Itinerari femministi tra arti contemporanee e nuove pratiche curatoriali.
Lectio Magistralis: Maria Hlavajova curatrice, direttrice del BAK (basis voor aktuele kunst) di Utrecht.Claire Fontaine artista collettiva
Ilaria Bussoni filosofa, editrice di DeriveApprodi -
3 novembre 2017 ore 14-19
Farsi e disfarsi dell’identità nelle narrazioni: teorie femministe e pratiche di scrittura. Introduzione (Ilenia Caleo, Isabella Pinto);
Anna Maria Crispino, giornalista, fondatrice della SIL (Società Italiana delle Letterate) e della rivista Leggendaria;
Helena Janeczek, scrittrice, animatrice del blog Nazione Indiana. -
4 novembre 2017 ore 9:30 – 12:30
Drammaturgie del corpo.
Introduzione (Ilenia Caleo, Isabella Pinto);
Stefano Tomassini, storico della danza.
Focus: Cristina Kristal Rizzo, dance-maker e coreografa. -
10 novembre 2017 ore 14:00 – 19:00
Costruzioni e decostruzioni del corpo sessuato nelle sperimentazioni visuali: dalla rappresentazione al performativo.
Introduzione (Ilenia Caleo, Isabella Pinto);
Daniela Angelucci, docente di estetica, Università Roma Tre;
Aleksandra Jovicevic, docente di performing arts, Università La Sapienza.
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24 novembre 2017 ore 14:00 – 19:00
Scritture e riscritture tra il testo e la scena. Introduzione (Ilenia Caleo, Isabella Pinto);
Magdalena Barile, drammaturga.
Focus: Giorgina Pi, regista. -
25 novembre 2017 ore 9:30 – 13:00
@Maxxi Via Guido Reni, 4/a, Roma
Pratiche curatoriali. La cura nel contemporaneo tra spazi pubblici e mercato dell’arte. Introduzione (Ilenia Caleo, Isabella Pinto);
Donatella Saroli, curatrice, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo;
Tiziana Villani, filosofa e docente presso L’Università La Sapienza, Paris 8 UFR e Accademia NABA Milano.ore 14:30 – 19:00
Momento di restituzione, scambio e presentazione dei progetti delle/dei partecipanti al Master.