Cosa
*Informazione importante*
Le iscrizioni come moduliste e come uditrici al modulo Arti sono al momento chiuse,
per questioni di capienza legate alle norme Covid-19.
Modulo Arti feat. biofiction–––– laboratorio per per sirene streghe e uova**
in collaborazione con BUFFALO II edizione | festival a cura di Michele Di Stefano
l’ibrido del corpo en plein air come prima informazione per l’invenzione di ogni luogo
Teatro India & Palazzo delle Esposizioni
Come i corpi sono politici oggi? Quali corpi occupano la scena [politica e artistica]? Quali relazioni tra pratiche artistiche, teoria e attivismo politico? Come le arti mettono al mondo nuove corporeità? Come indagare il processo di creazione nella sua materialità, decostruendo il mito (sempre maschile) del genio-creatore?
L’obiettivo del Modulo è fornire una strumentazione teorica per leggere estetiche e linguaggi contemporanei del corpo, delle live arts, della performance attraverso l’assunzione femminista di un pensiero delle pratiche; un glossario del presente per costruire nuove grammatiche del sensibile ed esercizi di immaginazione politica. Seguendo Karen Barad, la performatività è una potente teoria della contro-rappresentazione: performatività della materia e dei corpi umani e non-umani, che rompe con la tradizione mimetica, con il predominio del visivo, con la gerarchia soggetto/oggetto. Performativo diviene dunque un concetto-laboratorio dentro cui è possibile fare molte cose, e stringere in maniera generativa la relazione tra estetico e politico.
Sempre più le arti performative agiscono come una forma di pensiero critico: l’incrocio tra arte e attivismo crea nuovi interstizi ed è continuamente da rivedere e rileggere. Riscrivere criticamente la storia e le teorie delle arti in prospettiva femminista-queer non significa emendare o correggere la storia dell’arte esistente, né “occuparsi” della produzione artistica delle donne in chiave essenzialista, ma metterne in discussione i fondamenti epistemologici e i canoni disciplinari introdotti da una concezione universalistica della cultura. De-neutralizzare, de-universalizzare, de-colonizzare: lo sguardo, le rappresentazioni, le narrazioni.
Una prospettiva di studio sulle sperimentazioni artistiche all’incrocio con la politica transfemminista consente di acquisire nuove metodologie per la ricerca teorica e di cartografare gli immaginari – anche radicali – che nascono intorno alle pratiche artistiche.
Il Modulo è un percorso attraverso i saperi, i processi creativi, le poetiche e le differenti posture transdisciplinari: dalla sperimentazione alla pluralità dei linguaggi; dall’assemblaggio all’installazione alla performance; dalla cultura mainstream e alle culture minori e subalterne, le culture queer. La mappatura degli incontri è costruita per nodi tematici che sono questioni aperte sul presente e sulla produzione del contemporaneo.
Il percorso di studio si snoda in complicità con il Festival Buffalo / Teatro India, che indaga i percorsi artistici più sperimentali provenienti dalla scena nazionale e internazionale: tra incontri teorici e performance live si apre a uno spazio di immaginazione politica, pratiche artistiche e prospettive transcorporee.
Il Modulo Arti si svolgerà dal 9 al 13 giugno in forma di residenza artistica: 5 giorni di incontri, conversazioni e flusso performativo in cui si alternano lezioni frontali a momenti seminariali e laboratori pratici, per favorire e intensificare lo scambio tra frequentanti e studiose^.
Parole-chiave / glossario di immaginazione politica:
corporeità | performativo | biofiction | immaginazione | materie vibranti | archivi del corpo | movimento | orientamenti | assemblaggio | decolonizzare | posthuman | teoria degli affetti | produzione/riproduzione | non umano | biohacking | artificialità | istituire altrimenti | neomaterialismo
Docenti: Cristina Kristal Rizzo | Annalisa Sacchi | Anna Antonia Ferrante | Maddalena Fragnito | Michele Di Stefano
PROGRAMMA LEZIONI
*mercoledì 9 giugno ore 13:30 / 16:30 | Sala Oceano, Teatro India
Cristina Kristal Rizzo – coreografa e dancemaker | una pratica corporea e una conversazione
*giovedì 10 giugno ore 14:00 / 17:00 | Sala Squarzina, Teatro Argentina
Anna Antonia Ferrante – ricercatrice e attivista transfemminista queer
desiderare / ammucchiare / osservare / inventare / trasformare
_______ore 18:00 / 21:00 BUFFALO | Istituto Svizzero
*venerdì 11 giugno ore 14:00 / 17:00 | Sala Squarzina, Teatro Argentina
Maddalena Fragnito – artista, ricercatrice e attivista
cura / attivismo / conflictual care / istituire altrimenti / corpi e tecnologie
_______ore 18:00 / 21:00 BUFFALO | MACRO
*sabato 12 giugno ore 10:30 / 13:30 | Sala Squarzina, Teatro Argentina
Annalisa Sacchi – studiosa di estetica e performance
archivi affettivi | memoria del corpo | repertori | performance | affetti
______ore 17:00 / 21:00 BUFFALO | MACRO
*domenica 13 giugno ore 11:00 / 13:00 | (luogo da confermare)
Michele Di Stefano, artista e coreografo, parla con amore di Trisha Brown // di seguito: visione filmiche dei lavori di T.B.
______ore 17:00 / 21:00 BUFFALO | MACRO
SPAZI:
Teatro India | Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma RM > °map
Entrata > ingresso di servizio: via Luigi Pierantoni, 6
Per arrivare: fermata Piramide Metro B – Stazione Ostiense (20 min. a piedi) / Stazione Trastevere (10 min. a piedi)
Teatro Argentina | Largo di Torre Argentina, 52, 00186 Roma RM > °map
MACRO | Via Nizza, 138, 00198 Roma RM > °map
Bus: 38 fermata Nizza /Regina Margherita – 80 fermata stop Dalmazia – 60 – 62 – 82 – 89 – 90 fermata Nomentana / Regina Margherita // Tram: 19 / 2 / 3 //Metro B: Policlinico
Istituto Svizzero | Via Ludovisi, 48, 00187 Roma RM > °map
Per arrivare: metro A fermata Barberini
**biofiction–––– laboratorio per sirene streghe e uova*
a cura di Ilenia Caleo + Anna Antonia Ferrante | Università IUAV di Venezia, Teatro e Arti Performative
un seminario aperto su naturacultura ° bio-hacking ° co-design della cura ° protocolli ° saperi del corpo
° fiction + biologie ° tecnologie antispeciste ° DIY/DIT ° biosociale ° genealogie dei generi
° cyberstreghe&bio-witches