Cosa
Coordinato dalla prof. Elisa Giomi, in collaborazione con Francesca Lopez
Il modulo ha due obiettivi:
1) fornire categorie analitiche di base per la lettura del complesso rapporto tra genere e media;
2) offrire un analisi del rapporto che intercorre tra cultura mediale e femminismo. Illustreremo come i materiali simbolici forniti dai media (immagini, storie, valori, ecc..) e le forme di interazione sociale che si sviluppano entro gli ambienti mediali (social network per primi) contengano precisi modelli di femminilità, maschilità, orientamento sessuale. TV, web, cinema, giornali, pubblicità e video musicali offrono risorse nel processo attraverso cui tutte e tutti sviluppiamo la nostra identità di genere, imparando a vestirci, comportarci, e pensare noi stesse/i da uomini o donne, a relazionarci con persone del nostro e dell’altro sesso, oppure a fare tutto ciò in forme che scardinano il sistema binario del genere. Ma spesso le rappresentazioni offerte dai media agiscono in modo molto prescrittivo, veicolando un preciso ‘dover essere’, basato su precetti essenzialisti e eteronormativi, che aumentano la loro forza prescrittiva nel momento in cui si combinano ad altri potenziali fattori di discriminazione (come provenienza geografica, età, classe, abilità fisica). Proprio la compresenza di modelli di genere ora conformisti ora innovativi, di stereotipi e contro-stereotipi, di idee femministe e anti-femministe definisce la peculiare natura della cultura mediale popolare di oggi, definita “postfemminista”, che il Modulo mira ad analizzare attraverso i contributi di studiose e professionisti di settori mediali diversi.
Lezione 1
Lectio Magistralis di Milly Buonanno, “Women behaving badly: Antieroine nelle serie TV di tipo crime e prison”.
Elisa Giomi, Introduzione al modulo
Lezione 2
Elisa Giomi (Università di Roma Tre), Femminismo e postfemminismo e nella cultura mediale contemporanea: da Charlies’ Angels ai reality show. Passando per Bridget Jones.
Lezione 3
Genere e audiovisivo: Veronica Pravadelli (Università Roma Tre), genere e cinema; il cinema indipendente delle donne e le politiche identitarie; Ilaria Antonella De Pascalis (Università Roma Tre), intersezionalità e serialità televisiva: il caso di Orphan Black
Lezione 4
Genere e giornalismo: Francesca Biagiotti (Petrolio, Raiuno), Il giornalismo televisivo e il ruolo delle donne; canali di accesso e formazione alla professione; Marta Perrotta (Università Roma Tre), Voci senza corpo? Genere e giornalismo in radio
Lezione 5
Genere, violenza e media: Sveva Magaraggia (Università di Milano Bicocca), modelli (e mitologie) di genere e di relazione fra i sessi in musica e pubblicità; Francesca Lopez (Università Roma Tre), “cartografia” e “visione autoptica”: la spettacolarizzazione della violenza maschile contro le donne nelle serie TV
Lezione 6
Ana Alacovska (Copenhagen Business School), Genere e gender: i generi mediali come principio di organizzazione delle industrie creative e meccanismo di (ri)produzione del genere