Cosa
È possibile seguire le lezioni anche effettuando l’iscrizione al singolo modulo o iscrivendosi come uditrice.
ll modulo analizza generi e formati mediali mainstream in un’ottica di genere, fornendo un inquadramento teorico essenziale delle principali tradizioni di ricerca e sottolineando le relazioni tra tali tradizioni e il pensiero, la critica e le pratiche politiche (trans)femministe. L’attenzione verrà inoltre posta sulla dimensione professionale, e sui vincoli alla creatività tra imperativi di mercato e regolamentazione di settore. In particolare, il modulo mira a:
1) promuovere la comprensione e l’analisi del rapporto tra identità di genere e rappresentazioni/consumi mediali e del ruolo dei media nel rafforzare o contrastare disuguaglianze e discriminazioni basate sul genere. Analizzando pubblicità, serie televisive e quotidiani, evidenzieremo come le rappresentazioni offerte dai media veicolino spesso un preciso “dover essere”, basato su precetti essenzialisti e eteronormativi, che aumentano la loro forza prescrittiva nel momento in cui si combinano ad altre variabili e potenziali fattori di discriminazione (come provenienza geografica, età, classe, abilità fisica).
2) decostruire i modelli di ruolo di genere e di relazione fra generi proposti dai media, per andare oltre una critica dell’esistente, elaborando, attraverso il contributo di studiose/i e professioniste/i del settore, sguardi e altri e strumenti alternativi, che consentano alla classe di produrre narrazioni/rappresentazioni non stereotipate ed efficaci in rapporto a forme mediali diverse.
Ciascuna delle lezioni prende in esame un comparto mediale diverso e può essere fruita singolarmente ma anche come snodo di un percorso che evidenzia retoriche ed estetiche trasversali e comuni a generi mediali apparentemente molto distanti.
Mappa didattica – i temi in discussione e le docenti invitate (in aggiornamento). Per un’idea dei contenuti vedi anche le edizioni precedenti all’interno della sezione Archivi
IMPORTANTE: le lezioni del modulo cominceranno alle 14.00 e termineranno alle 18.00
EPISODIO 1 – 20/09
CINEMA – con Jordan Strafer
Cinema e Violenza di genere
Presentazione di Loophole e altri lavori dell’autrice
LOOPHOLE and DECADENCE: Screening and artist talk with Jordan Strafer
Jordan Strafer will present her recent video works LOOPHOLE (2023) and DECADENCE (2024), and unpack the themes that underpin them. LOOPHOLE deals with a romantic affair between a defense attorney and a juror amid a nationally publicized rape trial in Florida in the 1990s. DECADENCE incorporates events from the night of the alleged rape and the celebration after the acquittal. It encircles the events of LOOPHOLE like an embrace. LOOPHOLE and DECADENCE were exhibited at The Renaissance Society, The Hammer Museum, and KINDL Berlin earlier this year.
EPISODIO 2 – 27/09
SERIE TV CRIME E MOSTRI – con Francesca Lopez
PT 1 – Violenza in pubblicità e in serie tv crime: analisi di violenza di genere di tipo letale e feticizzazione della morte.
All’interno della narrazione mainstream la violenza di genere è un topic molto comune. Durante questa lezione analizzeremo la presenza della violenza di genere partendo dalle pubblicità di case di moda riconosciute e arriveremo ad alcuni case studies su serie tv crime. Inoltre, affronteremo un focus sulla rappresentazione dei cadaveri femminili.
PT 2 – X-Men, riproduzione del binarismo o possibilità altre di rappresentazione?
I mostri hanno un potenziale altissimo di rappresentazione per quanto riguarda il cambiamento di percezione delle identità. Un’analisi del franchise ci consentirà di comprendere i limiti e le possibilità di decostruire e riscrivere nuovi mondi all’interno del discorso mainstream attraverso delle lenti queer e politicamente posizionate.
EPISODIO 3 – 4/10
GIORNALISMO – con Barbara Bonomi Romagnoli
Analizzare come i media, mainstream ma non solo, rappresentano la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere permette di intercettare anche quanto e come sono raccontati i femminismi e i movimenti delle donne. In che modo il gender mainstreaming è entrato nel lessico giornalistico, quanto c’è di pinkwashing e quanto ancora c’è da lavorare per la narrazione corretta di soggetti più marginalizzati, dai corpi trans alle/ai sexworker. Focus particolare sul linguaggio che usiamo, capire quanto rispetta e rispecchia la molteplicità di corpi, identità, generi che esistono e che hanno diritto di cittadinanza.
EPISODIO 4 – 11/10
MAGIA – con Lisa Di Battista
Tarocchi e Femminismo
Il movimento più influente dell’ultima metà del secolo che ha cercato di destrutturare la gerarchia patriarcale, compresa quella delle religioni organizzate, è stato il femminismo. La combinazione e la fecondazione incrociata tra il femminismo orientato spiritualmente e il neopaganesimo ha portato alla comparsa di diversi movimenti incentrati sulla figura della Dea Madre. Il riverbero che questa nuova direzione spirituale ha avuto in ambito occulto ed esoterico può essere riscontrato soprattutto attraverso la creazione di mazzi oracolari e di tarocchi che promuovono il riconoscimento e il ritorno a divinità femminili, rifiutando le tradizioni bibliche che descrivevano le donne come intrinsecamente peccatrici e “decadute”. Questo modulo si propone di ripercorrere la Storia e le storie legate alla creazione di alcuni dei più importanti mazzi di tarocchi esplicitamente femministi e di esplorare il modo in cui, attraverso di essi, si sia cercato di facilitare una nuova narrazione legata al femminile e alla figura della donna.
EPISODIO 5 – 18/10
COMICITA’ – con Frad
Femminismo intersezionale e Comicità
La lezione esplora l’affascinante intersezione tra comicità, critica sociale, satira e femminismo intersezionale, concentrandosi sull’uso dell’umorismo come strumento per affrontare temi complessi, fare critica sociale e combattere i sistemi oppressivi. La comicità, con il suo uso di ironia, sarcasmo e esagerazione, serve a mettere in luce vizi, ipocrisie e ingiustizie, sovvertendo il potere e stimolando una riflessione critica.